
Articolo apparso su Ticino Welcome di dicembre 2018 – Febbraio 2019 – Vedi PDF originale
Quali sono le principali novità in vista nel vostro settore?
«Direi senz’altro la definitiva affermazione delle ceramiche di grande formato, con uno spessore di pochissimi millimetri e una durevolezza, per quelle in gres porcellanato, addirittura superiore al granito. Queste superfici risultano essere particolarmente adatte per la realizzazione di piani di lavoro in cucina, di ante per mobili, oltre naturalmente al rivestimento e all’arredamento di intere parti di abitazione, indifferentemente se bagni, soggiorni o ambienti interni e/o esterni. Sul mercato sono già presenti piani di lavoro che, grazie al sistema ad induzione diretta, integrano al di sotto della lastra ceramica i punti di calore per la cottura, creando superfici integrate di aspetto estetico straordinario. Da considerare inoltre il fatto che il gres porcellanato è un conduttore di calore eccellente».
Quali sono i principali vantaggi derivanti dall’introduzione di questi grandi formati nell’edilizia e nell’arredamento?
«Il materiale ceramico presenta la caratteristica di essere praticamente indistruttibile, di non essere sensibile persino ai prodotti più aggressivi, di essere facilmente pulibile e di non assorbire le macchie, di resistere al calore, senza contare poi tutti i vantaggi estetici che esso offre. Per questo risulta essere particolarmente apprezzato da architetti, arredatori d’interni e cucinieri, anche per la gamma di colori che possono essere appositamente creati e che si abbinano benissimo ad ogni tipo di arredamento. Inoltre, l’attuale tecnologia digitale consente di riprodurre un’infinita serie di ceramiche a imitazione naturale, il che accresce ulteriormente la loro versatilità e moltitudine d’impiego, oltre che esprimere una qualità estetica invidiabile e unica».
L’utilizzo di questi materiali e delle altre pietre naturali richiede però specifiche competenze nel loro trattamento…
«Innanzitutto è necessario disporre di appositi macchinari a controllo numerico e attrezzature per la lavorazione e il loro taglio. Oggi il mercato richiede soluzioni di alto standing, vuoi per quanto riguarda la scelta dei materiali che per quanto attiene la creatività nel realizzare pavimenti o rivestimenti intarsiati che ora grazie alle nuove tecnologie è possibile riprodurre anche partendo solo da una fotografia. Certo, si tratta di lavori complessi, per eseguire i quali abbiamo investito molto anche nella formazione dei nostri collaboratori. Ma è solo percorrendo questa strada che si può restare all’avanguardia, contrastando efficacemente la concorrenza interna e quella proveniente dall’estero».
Lei è abituato con la sua azienda a guardare sempre avanti. Cosa c’è da aspettarsi per il futuro dei rivestimenti in gres porcellanato?
«Sono allo studio e arriveranno presto sul mercato ceramiche di nuova generazione che contribuiranno a purificare l’aria che respiriamo e a rendere più puliti, salubri, igienici pavimenti e rivestimenti, e quindi l’ambiente in cui viviamo. Si tratta infatti di materiali che interagiscono con l’ambiente riducendo fino al 70% agenti inquinanti come ossidi di azoto, ossidi di zolfo, generati da attività associate all’industrializzazione o da altre fonti quali impianti di riscaldamento, condizionamento, fumo di sigaretta, odori, ammoniaca, anidride solforosa, benzene, etanolo, ecc. Inoltre, eliminano pericolosi ceppi batterici che normalmente intaccano superfici e rivestimenti. Insomma, avremo presto a disposizione nuove tipologie di lastre, consigliabili per tutti gli ambienti dove gli standard di pulizia, salubrità e igiene sono un’esigenza importante: abitazioni, centri wellness, alberghi, ristoranti, palestre, scuole, cliniche, laboratori, ospedali. Anche la ceramica quindi dimostra di sviluppare un’attenzione particolare per la salute e l’ambiente!».